Giulia
Di
Michele
1996, Canosa di Puglia (BT)
Nasce in Puglia e sin da quando aveva quattordici anni inizia a scattare foto “rubando” la macchina fotografica della sorella. Vista la sua passione comincia a studiare i grandi maestri della fotografia e a frequentare diversi workshop in giro per l’Italia.
Consegue il diploma di maturità classica a Cerignola e ad ottobre del 2015 si trasferisce a Modena per frequentare il master di alta formazione sull’immagine contemporanea di Fondazione Fotografia.
PIANETA 19 (2016)
La parola chiave della mia ricerca è “atmosfera”. Il titolo Pianeta 19 da una parte si riferisce a qualcosa di reale e fisico come i pianeti, accomunati dalla presenza dell’atmosfera, dall’altra evoca il ricordo di corpi celesti immaginari immersi in un’atmosfera irreale. Questo progetto racconta la capacità della luce e delle esperienze personali di trasformare la realtà in qualcosa di nuovo. Il nero che circonda l’immagine rappresenta il punto di connessione tra realtà e immaginazione che permette di immergersi in un nuovo universo visivo.
LOCUS DUPLEX (2017)
Da un lato la città desolata, cantiere a cielo aperto, dall’altro un volto che nega la visione del suo sguardo.
Il viso celato porta a interrogarsi sulla città vuota che perde ogni tratto di realtà.
Si crea così una corrispondenza visiva tra la presenza umana e lo spazio urbano, che a vicenda si influenzano.
È l’esperienza umana, intensa e a tratti traumatica, che prende il sopravvento e trasforma la città in un luogo carico di tensione e al tempo stesso impalpabile.
Il campo d’indagine della ricerca è ciò che rimane quando tutto è accaduto: una percezione diversa, uno sguardo altro che spazia sui muri di una città – possibile solo se narrata attraverso questi occhi.
In questo senso il titolo Locus Duplex riflette la duplicità tra spazio concreto e spazio mentale, possibile e irreale.