Elisa
Franceschi

1987, Vicenza

Dopo il conseguimento della laurea in Arti Visive e dello spettacolo presso la facoltà IUAV di Venezia, frequenta il master biennale di alta formazione sull’immagine contemporanea di Fondazione Fotografia Modena. Partecipa al progetto di residenza Baessa 1310-Lagorai fotografato, organizzato da Arte Sella e Fondazione Fotografia nel 2012. Espone in diverse mostre collettive fra le quali la ‘Biennale Giovani 2013’ alla Villa reale di Monza e ‘Arte in contemporanea Emilia Romagna’ presso la Galleria Mazzoli. Viene inoltre selezionata fra i finalisti del Premio Combat 2013.

CHILDREN’S PLACES. PLACES FOR CHILDREN (2012)

Il mio lavoro esplora il modo in cui bambini e preadolescenti si relazionano ai luoghi che li circondano. I bambini crescono nelle strutture dell’adulto e la loro capacità di creare degli spazi per sé dipende da queste. Esistono luoghi deputati ai bambini ma anche altri luoghi, informali, spesso non noti agli adulti, propri dei bambini. Se i primi sono importanti per i bambini oltre che significativi del modo in cui l’adulto concepisce l’infanzia nella società, i secondi raccontano spesso l’esperienza più diretta e profonda che viene fatta dei luoghi. In entrambi i casi il modo in cui i bambini fanno esperienza di un luogo è molto diversa rispetto a quella dell’adulto: se nell’età adulta si utilizza principalmente la logica e la razionalità per capire il mondo circostante, per il bambino si tratta, invece, di una profonda interazione fisica. I bambini permettono al loro corpo di esplorare lo spazio con lo scopo di capirlo e conoscerlo, e il modo privilegiato per farlo è giocando. L’attività del gioco viene così prolungata anche a luoghi che non sono stati creati appositamente per questo e si combina alle strutture dell’adulto anche quando gli adulti non ne sono consapevoli. Nel valore e nel giudizio estetico che bambini e ragazzi attribuiscono ai luoghi di cui si appropriano dimostrano un’attitudine diversa rispetto a quella dell’adulto, spesso, infatti, più che essere giudicati belli o brutti, questi luoghi diventano sacri. Individuare questi spazi e osservare il modo dei bambini di relazionarsi all’ambiente è così un’occasione per guardare a luoghi e momenti altrimenti poco considerati e il tentativo di osservare il paesaggio da un’ottica diversa rispetto a quella più consueta del mondo adulto.

Opere

Elisa Franceschi, Misano Adriatico, dalla serie Children’s places. Places for children, 2012, stampa inkjet, 41×50 cm
Elisa Franceschi, Malcesine, dalla serie Children’s places. Places for children, 2012, stampa inkjet, 41×50 cm
Elisa Franceschi, Lago di Costalovara, dalla serie Children’s places. Places for children, 2012, stampa inkjet, 41×50 cm
Elisa Franceschi, Cesenatico, dalla serie Children’s places. Places for children, 2012, stampa inkjet, 41×50 cm
Elisa Franceschi, Bologna, dalla serie Children’s places. Places for children, 2012, stampa inkjet, 41×50 cm