Studia Filosofia presso l’Università degli Studi di Perugia. Lavora con l’associazione e casa editrice Viaindustriae in cui si occupa principalmente di gestione archivio, redazione e documentazione.

CROSS-CORRESPONDENCES (2016)

Cross-correspondences è la tappa iniziale di un lavoro in progress di archiviazione di materiali (foto, testi, video, audio) trovati a Cascito, nella zona montana di Foligno (PG), prodotti ed appartenuti ad Evelino Massenzi (1906-2011), ricercatore e sperimentatore autodidatta impegnato nello studio delle energie celesti attraverso il contatto tangibile con lo spirituale. Il poster in distribuzione è una prima possibilità di appropriazione simbolica dei materiali. Le quattro lastre tipografiche, corrispondenti ognuna a un colore del metodo di stampa CMYK, mostrano la fase di pre-stampa del poster, una fase di apertura e possibilità come l’attuale fase di ricerca e studio dell’archivio.

ANGELO FORTUNATO (2017)

Angelo Fortunato Formiggini (Collegiara, 21 giugno 1878 – Modena, 29 novembre 1938) è stato un editore ebreo modenese attivo dal 1908 al 1938, anno della promulgazione delle leggi razziali fasciste ed anno del suo suicidio. Stabilita la sua attività a Roma da diversi anni decide, nel novembre del 1938, di tornare a Modena per buttarsi dalla torre del duomo.

Sceglie il suicidio come atto di protesta contro una politica repressiva e razzista che ha progressivamente censurato e ostacolato la sua attività editoriale fino ad arrivare a chiuderla definitivamente. Il gesto è del tutto inaspettato, considerando l’attitudine goliardica di Formiggini e la tematica centrale delle sue pubblicazioni, il ridere, elemento fondamentale della natura umana che nella sua ricerca editoriale viene elevato a contenuto letterario e culturale degno di essere riconosciuto come tale.

L’installazione è composta da una foto dell’Archivio Formiggini conservato alla Biblioteca Estense di Modena, quattro libri in consultazione ognuno dei quali corrisponde ad una categoria contenente fotografie di documenti estratti dall’archivio ed una cartolina in distribuzione. Il lavoro cerca di portare fuori il materiale dall’archivio che lo conserva ma contemporaneamente lo nasconde, nascondendo quindi anche una storia di resistenza e libertà il cui epilogo è tragico ma contemporaneamente irridente: tra il suicidio e la filosofia del ridere c’è uno spazio di discrepanza ma anche di aderenza, ed è quello lo spazio occupato da Formiggini.