Mauro
Restiffe

1970, São José do Rio Pardo

Terminati gli studi all’International Center of Photography di New York, Mauro Restiffe è tornato a vivere in Brasile. Interessato agli aspetti tradizionali del linguaggio fotografico e alla posizione che la fotografia occupa nel campo delle arti visive, ha adottato l’uso del bianco e nero, abbandonato da oltre un decennio dalla fotografia di ricerca in favore del colore, come atto distintivo rispetto alla tradizione fotografica classica. Ciò che del bianco e nero più attira Restiffe è la possibilità di stabilire una distanza dal reale, un grado di astrazione che renda atemporale l’immagine e ne amplifichi la valenza dei significati, pur mantenendo con la realtà quello stretto rapporto sul quale tutta la tradizione documentaria si basa. Su questa ambiguità l’artista fonda il suo approccio concettuale e analitico, col quale esplora tematiche differenti che spaziano dall’architettura a fenomeni sociali e storici.

Tema delle fotografie intitolate Mirante sono i momenti di svago all’aria aperta, quelle preziose occasioni in cui da soli o in compagnia di amici e familiari, ci si lascia alle spalle la città per trovare un contatto rigenerante con la natura. Mirante #5 (2010) ritrae un gruppo di persone in una radura circondata dal bosco. Qualcuno è a cavallo ma quasi tutti, compresi molti bambini, sono radunati su un grosso masso che emerge dal terreno. Al centro dell’immagine una donna è colta di spalle nell’atto di fotografare il gruppo. Pur richiamando la fotografia di famiglia, l’immagine si distanzia dal genere grazie alle sue caratteristiche peculiari: la qualità granulosa della stampa, le tonalità dei grigi, il senso di sospensione della scena sottraggono la fotografia di Restiffe alla possibilità di qualsiasi catalogazione certa.

Seminari

Towards an Analogical Reference

26 | 29 aprile 2012





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